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martedì 6 luglio 2010

Novità per dimagrire:dieta a base di alimenti rossi e blu

Per i forzati delle diete arrivano novità interessanti. La prima è una dieta a base di alimenti rossi e blu che servirebbe a scongiurare il sovrappeso e le possibili patologie che da esso scaturiscono. L'idea viene dai ricercatori del Progetto Athena, secondo cui una serie di prodotti come le melanzane, l'uva, i mirtilli, e arance, fragole, cocomero e ciliegie produrrebbero effetti significativi sul metabolismo dei pazienti.
Al Progetto Athena hanno partecipato sei gruppi di ricerca, fra cui un team del Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche dell'Università di Milano guidato da Chiara Tonelli, che ha spiegato i dettagli dello studio: “tre gruppi di topini sono stati sottoposti a dieta ipercalorica. Ma mentre ai primi due è stato dato da bere rispettivamente acqua e succo di arancia gialla, i topini del terzo gruppo sono stati dissetati con succo d’arancia rossa. Ebbene, mentre i topi dei primi due gruppi sono ingrassati, quelli del terzo gruppo, pur mangiando le stesse cose non sono aumentati di peso perché in loro si è ridotta la massa adiposa della pancia”.
L'effetto è determinato dalle antocianine, i pigmenti che colorano di rosso e di blu gli alimenti e sui quali si sta concentrando questo progetto europeo. Secondo la ricerca alla base del progetto in questione, pubblicata su International Journal of Obesity, il succo di arance rosse inibirebbe l'accumulazione del grasso nei topi, effetto che dovrebbe verificarsi anche sull'uomo, secondo gli scienziati.
Mentre si attendono i risultati definitivi del Progetto Athena, un'altra ricerca pone all'attenzione degli esperti una sostanza chiamata emopressina. La ricerca in questione è stata portata avanti da un team dell'Università di Manchester e pubblicata su Neuroscience. I medici britannici sono partiti dall'ipotesi che si mangi per piacere e non per fame. L'emopressina coinvolge i centri nervosi che gestiscono i meccanismi di ricompensa del cervello, che si attivano quando si mangia qualcosa di buono e soddisfacente, la stessa reazione verificabile in un fumatore che si accende una sigaretta.
I ricercatori hanno condotto una serie di test su topi da laboratorio che hanno evidenziato la potenziale efficacia della sostanza nel ridurre l'appetito: “questa scoperta offre una nuova comprensione di come il cervello controllo l'appetito e apre nuove strade con cui manipolare questi circuiti cerebrali per sviluppare trattamenti anti-obesità”. 

http://italiasalute.leonardo.it/benessere/acuriositat.asp

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