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venerdì 29 ottobre 2010

GRAVIDANZA,TERZO TRIMESTRE:cosa avviene,sviluppo del feto,esami,consigli

Quali modificazioni si verificano nell’organismo materno?

La gravidanza comporta una serie di modificazioni a carico dell’organismo materno, cambiamenti che nell’ultimo trimestre di gravidanza sono maggiormente evidenti.
L’utero, inizialmente lungo 6-7 cm, a termine di gravidanza misura circa 30 cm; anche il peso si modifica in proporzione, passando dai 50-60 grammi prima della gravidanza a 1000-1500 grammi a termine (ha una capacità di 500-1000 volte maggiore). Il bambino infatti, durante la sua crescita fisiologica, ha bisogno di uno spazio adeguato.
La cervice, a gravidanza avanzata, in risposta alle aumentate contrazioni preparatorie indolori (contrazioni di Braxton Hicks), va incontro ad un processo di “maturazione”, diventa più molle e di consistenza pastosa.

Nel terzo trimestre, poi, compare spesso un certo grado di apatia, svogliatezza, affaticamento; la donna tende a fare maggior affidamento sul marito o sui familiari nello svolgimento delle varie incombenze domestiche e nel prendere decisioni. Nelle ultime settimane, talvolta, ricompare l’ansia soprattutto nei confronti del parto.



Come si sviluppa il feto nelle ultime settimane di gravidanza?


Dopo la 24ma settimana il feto è “vitale”, cioè ha probabilità di sopravvivenza in caso di parto prematuro. Alla 30ma settimana la lunghezza dalla testa al podice è di circa 24 cm. Il peso è di circa 1400 grammi. Per chi lavora occorre ora redigere il certificato d’astensione obbligatoria dal lavoro (riguarda il tempo che intercorre tra i due mesi che precedono la presunta data del parto e i tre mesi successivi alla nascita del bambino; in alternativa, e su precisa certificazione ostetrica, la futura mamma può astenersi dall'attività lavorativa anche da un mese prima a quattro mesi dopo il parto).



Dalla 31ma alla 36ma settimana il feto può già mettersi in posizione, a testa in giù. Tuttavia, se podalico, può sempre girarsi spontaneamente anche nelle ultime settimane. È importante controllare che il feto si muova (minimo 10 movimenti dalla mattina alla sera, ma solitamente sono molti di più), che le contrazioni non diventino frequenti o dolorose, e che non vi siano perdite di liquido amniotico dalla vagina.



All’inizio del nono mese il feto compie i primi movimenti respiratori anche se nei suoi polmoni non c’è aria. Se la testa del bambino scende nella pelvi (di solito dopo la 38ma settimana), anche la pancia della mamma si “abbassa”. Alla 40ma settimana il bambino è lungo circa 50 cm e pesa, mediamente, 3500 grammi.



Quali esami sono consigliati in questo periodo?



Nell’ultimo trimestre di gravidanza andrebbero effettuati i seguenti esami:



* Esame delle urine (tra la 24ma e la 27ma, tra la 28ma e la 32ma e tra la 38ma e la 40ma settimana).
* A 24 settimane si consiglia di eseguire la curva glicemica breve, che consiste in: prelievo di base (con valutazione della glicemia a digiuno), assunzione di 50 grammi di glucosio diluiti in acqua e secondo prelievo a distanza di un’ora (con valutazione della glicemia). La curva breve è alterata quando i valori sono superiori a 95-140 mg/dl. Questo test serve per diagnosticare precocemente uno stato di intolleranza agli zuccheri o il diabete gestazionale.
* Ecografia ostetrica (alla 30-32a settimana, intorno alla 34-36 settimana, a discrezione del proprio ginecologo, e tra la 40ma e la 41ma settimana).
* Emocromo (tra la 28ma e la 32ma e tra la 33ma e la 37ma settimana).
* HbsAg: ricerca dell’antigene del virus epatite B (tra la 33ma e la 37ma settimana).
* Anti HCV: ricerca di anticorpi per il virus dell'epatite C (tra la 33ma e la 37ma settimana).
* Ricerca per streptococco gruppo B (GBS): tampone vaginale e rettale tra la 35ma e la 37ma settimana per ricerca dello streptococco ß-emolitico di gruppo B (GBS). L’eventuale positività va trattata mediante una profilassi antibiotica al momento del travaglio di parto, per prevenire le infezioni neonatali da GBS. L’infezione da streptococco ß-emolitico di gruppo B rappresenta un’importante causa di morbosità e mortalità neonatale. Dal 10 al 30 per cento delle donne in gravidanza risulta colonizzato da GBS a livello vaginale o intestinale in maniera asintomatica. La trasmissione verticale avviene prevalentemente al momento del travaglio e del parto.
* Cardiotocografia (NST) tra la 40ma e la 41ma settimana: test per monitorare il battito cardiaco del bambino e l’attività contrattile della muscolatura uterina. Tale registrazione è possibile tramite l'applicazione di due trasduttori sull'addome materno e permette di valutare lo stato di benessere fetale e la presenza o meno di contrazioni uterine. Va eseguito a giorni alterni fino a 42 settimane.

Se la donna non partorisce entro le 42 settimane di gestazione, prenderà appuntamento per un ricovero ordinario per un’eventuale induzione. In alcuni centri viene tuttora attuata una politica di attesa vigile (controlli clinici e strumentali periodici) e perciò non s’induce il travaglio.



Gravidanza oltre il termine: come comportarsi?


Il protrarsi della gestazione oltre la data prevista per il parto è un fenomeno comune. Nel 10 per cento circa delle gravidanze si superano le 42 settimane di gestazione; si parla in questo caso di gravidanza protratta. I rischi per la mamma e per il bambino possono essere in questo caso lievemente maggiori:



* la struttura della placenta può “invecchiare“ e non essere più in grado di soddisfare le richieste fetali di ossigeno e di nutrienti;
* il liquido amniotico tende a diminuire perché prodotto in quantità minore;
* il bambino continua a crescere e può diventare più grande della norma e creare problemi al momento del parto.

Per tali ragioni, allo scadere delle 40 settimane si attua un monitoraggio più stretto del benessere materno-fetale tramite tracciato cardiotocografico o CTG, ecografia e visite ostetriche ravvicinate. Allo scadere delle 42 settimane, poi, si preferisce indurre farmacologicamente il travaglio tramite l’applicazione di prostaglandine a livello della cervice o vagina.



La pancia pesa: come prevenire il mal di schiena?



articolazioni e i legamenti si schiacciano. A volte il mal di schiena può essere accompagnato anche da dolore da compressione del nervo sciatico che si irradia ai glutei e alle gambe (sciatalgia). Quindi per prevenire il mal di schiena sarebbe bene:



* riposare su un letto con fondo sufficientemente rigido;
* evitare di incavare la schiena quando si sta in piedi;
* astenersi dal sollevare pesi eccessivi;
* usare scarpe a pianta larga e tacco basso;
* dovendo stare sedute, non incurvare mai la schiena ma appoggiarla bene allo schienale;
* dovendo flettersi per raccogliere qualcosa, piegare le ginocchia e non la schiena.



http://it.health.yahoo.netv
http://babybebe.forumcommunity.net/?t=37119039

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