1- ingerire rapidamente acqua a piccoli sorsi, oppure metterne un sorso in bocca e spingerla violentemente nell'esofago (il tratto del tubo digerente compreso tra la gola e lo stomaco). Ciò permette di far arrivare al cervello un messaggio in grado di bloccare il singhiozzo; in alternativa si può anche deglutire un po' di ghiaccio tritato finemente.
2- favorire uno starnuto (si può usare una piuma con cui solleticare la base del naso). In questo caso si mette in azione tutta la muscolatura diaframmatica e quella intercostale. Di conseguenza si dà uno scossone violento al sistema che riparte riprendendo il suo ritmo normale.
3- inghiottire rapidamente un cucchiaino di zucchero: grazie alla composizione in granuli, lo zucchero scendendo attraverso l'esofago,stimola il diaframma fermandone lecontrazioni.
4- prendere un cucchiaino diaceto: in virtù della sua composizione acida, l'aceto determina una lieve contrazione dell'esofago, spesso sufficiente a interrompere lo spasmo del diaframma. Non bisogna, però, usarlo spesso, a causa delle sue proprietà corrosive, che potrebbero determinare lesioni alla mucosa che riveste lo stomaco.
5- comprimere con le unghie degli indici un punto di agopuntura situato all'interno dei padiglioni auricolari. Si tratta della piegolina che si trova in mezzo alla conca, la zona in prossimità del condotto uditivo.
6- prendere un cucchiaino di succo di limone puro: il sapore asprigno del frutto induce a trattenere il fiato per qualche secondo, favorendo la risoluzione del problema.
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