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domenica 3 luglio 2011

alute:Afasia: come recuperare le parole perdute?L’afasia è un disturbo della comprensione o della produzione del linguaggio Si manifesta in seguito a

.·´¯·.¸.·´¯·.¸.·´¯·.¸ il forum del buonumore ·.¸.·´¯·.¸.·´¯·.¸.·´¯:alute:Afasia: come recuperare le parole perdute?L’afasia è un disturbo della comprensione o della produzione del linguaggio Si manifesta in seguito a lesioni (ictus, emorragia cerebrale, trauma cranico)

Il sito della Fondazione Carlo Molo

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L’afasia è un disturbo della comprensione o della produzione del linguaggio non dovuto a deficit sensoriali primari, deficit intellettivi, disturbi psichiatrici o debolezza dell’apparato muscolo-scheletrico. Si manifesta in seguito a lesioni (ictus, emorragia cerebrale, trauma cranico) alle aree del cervello primariamente deputate all’elaborazione del linguaggio o ad altre aree di connessione con diversi centri del cervello variamente implicati nella funzione del linguaggio. Le lesioni subite, tuttavia, di norma, non alterano né l’intelligenza né la sfera emotiva, anche se spesso le persone che ne sono affette “scompaiono” letteralmente, a livello sociale e relazionale.

Tra i progetti di ricerca che puntano sull’arte come mezzo di inclusione sociale, il teatro - luogo di ascolto e di incontro - si offre come uno spazio fisico e mentale privilegiato per sollecitare una riflessione sull’afasia, prendere coscienza del disagio degli afasici. Ma c’è dell’altro. Mettendo in scena le parti sane e malate di ognuno, la metafora del teatro diviene strumento per esplorare nuove ed impensate dimensioni, liberare ansie e paure, alimentare sogni, costruire speranze, dar voce alle “parole perdute” (le parole per dire a qualcuno che lo ami, per fare un complimento, per raccontare una barzelletta, per insultare, per mentire, per tradire, per confessare, per invitare, per ringraziare, scusarsi, chiedere aiuto…) ma anche per pensare al valore del silenzio e al bisogno dell’ascolto in tutti i momenti dell’esistenza.

Si basa su queste premesse l’iniziativa voluta dalla Fondazione Carlo Molo Onlus di Torino, che ha prodotto lo spettacolo “ConversAzioni. Azione teatrale per due attori e un musicista”, ideato e realizzato a cura del Teatro Popolare Europeo (progetto “Il Postale della salute”), in collaborazione con il Master in Teatro Sociale e di Comunità dell’Università di Torino. La messa in scena, ad ingresso gratuito, è prevista per giovedì 3 febbraio a Torino (Teatro Baretti,Via Baretti 4, ore 21), grazie alla collaborazione della Circoscrizione 8 del capoluogo piemontese. Altre rappresentazioni sono in programma, nel corso del 2011, presso le varie circoscrizioni cittadine; la circuitazione dello spettacolo sarà il mezzo per entrare direttamente in contatto con le realtà che operano con anziani e diversamente abili, per informare e mettere a disposizione i servizi che la Fondazione offre alle persone afasiche.

“Unendo parole e musica, letteratura e canzoni, suoi e immagini - spiegano i promotori dell’iniziativa - ConversAzioni evoca, suggerisce e racconta in modo semplice, piacevole e coinvolgente la condizione di chi ha difficoltà a comunicare. Si tratta di un viaggio nel mondo dell’afasia, nato dalla volontà di raccontare l’esperienza della perdita del linguaggio e del ritrovamento di una comunicazione altra, fatta di affetti, di scoperte, di legami ritrovati, nel momento buio della malattia. Racconti tratti dalla vita reale che prendono corpo in scena nel gioco di due attori (Alberto Pagliarino ed Esther Ruggiero) e un musicista (Davide Sgorlon), attraverso i linguaggi espressivi di cui le parole non sono che una parte. Lo spettacolo nasce anche dalle suggestioni maturate nel contatto diretto con i pazienti del laboratorio teatrale attivo presso il CIRP di Torino (Centro Intervento e Ricerca in Psicologia), nell’ambito dei progetti della Fondazione Molo”.

Il Teatro Popolare Europeo (Tpe) è una realtà che opera a Torino e in Piemonte. Ne fanno parte docenti universitari e professionisti di teatro. Il Teatro Popolare Europeo produce spettacoli, performace, installazioni e progetti teatrali rivolti alla comunità in diversi ambiti quali: anziani, disabilità, giovani, emarginazione, salute, scuola. Il “Postale della Salute” è un progetto che lega teatro e promozione della salute, ideato nel 2009 da Tpe con Aress (Assessorato alla Sanità e Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte).

La Fondazione Carlo Molo, costituita dalla dottoressa Mariateresa Molo nel 1993, nasce come associazione di ricerca con l’intento di applicare la ricerca scientifica al campo della psicologia cognitiva, con il nome Ce.R.Ne., acronimo di Centro Ricerche in Neuroscienze.Viene successivamente trasformata in fondazione. La Fondazione Carlo Molo Onlus si pone quale punto di riferimento per le persone afasiche ed offre a loro, ai loro familiari e agli operatori del settore il portale “Isabile” con tutti quei servizi e quelle informazioni che si ritiene possano interessarli ed essere utili. Progettato e realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, il portale è il risultato del lavoro di vari studiosi e ricercatori (medici, psicologi, logopedisti e tecnici informatici).

“Isabile - spiegano i promotori della Fondazione Carlo Molo - raccoglie e amplifica l'esperienza avviata nel 2003 da Gabriella Barilari, con IF - Informazione Facile, giornale on line a lettura facilitata, nato allo scopo di rendere accessibile l’informazione e contrastare la frattura comunicativa con il contesto sociale, politico e culturale, sofferta da quelle persone che per patologia (afasia, demenza, esiti d’incidenti) o per cause sociali non possono accedere ai normali mezzi d’informazione. In tal senso intendiamo dar vita a un veicolo di informazione che colmi per la prima volta il vuoto della riabilitazione rivolta alla cosiddetta disabilità residua (deficit di attenzione ed elaborazione mentale)”.
"Fa capo alla Fondazione Carlo Molo anche il Laboratorio Sperimentale Afasia dedicato alla riabilitazione dei pazienti colpiti da ictus e afasici in fase cronica. Dopo il tradizionale percorso di riabilitazione logopedica e motoria i pazienti portatori di deficit cerebrale acquisito si ritrovano a sperimentare un vuoto esistenziale ed assistenziale del quale spesso si fanno carico esclusivamente le famiglie. Il Laboratorio Sperimentale Afasia è stato creato per colmare questo vuoto, nell’ottica che molto si possa fare in fase cronica sul versante della comunicazione e dell’aggregazione per permettere a queste persone, capaci di pensare, di non sentirsi soli, né prigionieri di una patologia senza voce."da la stampa.it

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