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domenica 18 marzo 2012

Le erbe per dormire - Rimedi Naturali...

Le erbe per dormire - Rimedi Naturali...:
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Le piante più indicate in caso di insonnia sono le seguenti:


- la passiflora 
(Passiflora incarnata)

Parti usate: parti aeree

Proprietà: svolge un'efficace azione sedativa sul sistema nervoso centrale, soprattutto a livello della zona motoria del midollo spinale e dei centri del sonno. È utile soprattutto nell'insonnia di tipo cerebrale perché provoca un sonno simile a quello fisiologico e un risveglio senza stordimento. Ha anche una buona azione ansiolitica e sedativa, che la rende utile anche per combattere l'ansia durante il giorno.
Avvertenze d'uso: non somministrare in gravidanza e durante l'allattamento.

UTILIZZI PRINCIPALI
Sindrome ansiosa lieve o moderata, disturbi del sonno.


- la valeriana
(Valeriana officinalis)

Parti usate: radici

Proprietà: dalle radici della valeriana si ricava l’estratto secco titolato in acidi valerenici. Dotata di una valida proprietà sedativa e favorente il sonno, questa pianta svolge anche un’azione spasmolitica sulla muscolatura liscia del tubo gastroenterico.
Associazioni consigliate: con il Biancospino nel trattamento delle palpitazioni cardiache e della tachicardia emotiva; con la Passiflora per il trattamento dell’ansia; con l’Escolzia nel trattamento dell’insonnia.
Possibili effetti indesiderati: a dosi elevate può provocare moderati danni epatici.
Avvertenze d’uso: è sconsigliata in gravidanza, durante l’allattamento e nel bambino di età inferiore ai 6 anni.
Possibili interazioni: non usare con i barbiturici perché potrebbe provocare un eccessiva sedazione.

UTILIZZI PRINCIPALI
Sindrome ansiosa e disturbi del sonno.


- l’escolzia o papavero della California 
(Eschscholtzia californica)

Parti usate: parte aerea

Proprietà: questa pianta svolge un’efficace attività favorente il sonno senza causare stordimento al momento del risveglio. È stato dimostrato che il fitocomplesso dell’escolzia inibisce parzialmente l’attività degli enzimi che degradano le endorfine, aumentando così l’azione biologica delle encefaline e della beta-endorfina, sostanze prodotte dal cervello ad azione sedativa e antidolorifica. In tal modo favorisce il sonno.
Possibili effetti indesiderati: può provocare sonnolenza se assunta durante le ore diurne. In caso di trattamenti prolungati a dosaggi piuttosto elevati possono manifestarsi fenomeni di assuefazione.
Avvertenze d’uso: non assumere in gravidanza e durante l’allattamento.

UTILIZZI PRINCIPALI
Insonnia lieve o moderata.


- il tiglio
(Tilia cordata)

Parti usate: fiori con brattee e alburno

Proprietà: svolge una discreta azione sedativa a livello cerebrale, utile soprattutto nei soggetti ansiosi, ipereccitabili e con sintomi legati alla somatizzazione dell'ansia a livello viscerale. L'efficacia della pianta dipende soprattutto da un'azione antispastica sulla muscolatura liscia dell'intestino, mentre le mucillagini, di cui il tiglio è ricco, stratificano sulla mucosa intestinale proteggendola dal contatto con le sostanze irritanti. Non provoca sonnolenza durante le ore diurne né assuefazione.
Possibili effetti indesiderati: in pazienti sensibili può provocare reazioni allergiche cutanee di tipo orticarioide.

UTILIZZI PRINCIPALI
Disturbi da somatizzazione dell'ansia a livello addominale, nervosismo e irritabilità.


- l’iperico 
(Hypericum perforatum)

Parti usate: sommità fiorite


Proprietà: dalle sommità fiorite della pianta si ricava l'estratto secco. L'iperico, con la presenza di ipericina e iperforina, garantisce un'azione antidepressiva assai valida e completa, non lontana da quella tipica dei farmaci antidepressivi più moderni. Numerosissimi studi clinici hanno dimostrato l'efficacia antidepressiva dell'iperico in soggetti con depressione moderata. Inoltre aumenta i livelli di melatonina che regolarizza il sonno.
Possibili effetti indesiderati: a dosi elevate può provocare moderati danni epatici. L'ipericina può essere causa di reazioni sulla cute esposta al sole con arrossamento, bruciore e prurito. I pazienti che la assumono non devono quindi esporsi ai raggi solari.
Avvertenze d'uso: non usare in gravidanza, durante l'allattamento e nel bambino al di sotto dei 12 anni di età.

UTILIZZI PRINCIPALI
Per migliorare la qualità e il tono dell'umore.


- la griffonia 
(Griffonia simplicifolia)

che aumenta la produzione endogena di melatonina, l’ormone che regolarizza il ritmo sonno-veglia


- il papavero rosso o rosolaccio 
(Papaver rhoeas)

Forse però non tutti sanno che il comune papavero rosso o rosolaccio è uno dei rimedi più antichi della medicina popolare erboristica.

Viene infatti utilizzato da sempre per le sue proprietà sedative della tosse, che calmano gli spasmi favorendo anche l’espettorazione, nonché di facilitazione del sonno.

Nonostante la stretta parentela con il papavero da oppio (Papaver somniferum), da cui si estrae la morfina, il rosolaccio è un’erba che, alle dosi consigliate e per tempi brevi, non presenta alcun pericolo e anzi è tradizionalmente usata anche nei bambini. Ciò in ragione del suo modesto tenore in alcaloidi.


- il biancospino
(Crataegus oxyacantha)

Parti usate: fiori e foglie

Proprietà: in grado di svolgere un'efficace azione cardioprotettiva, il biancospino provoca una vasodilatazione sui vasi coronarici, dovuta a rilasciamento delle fibrocellule muscolari della parete vasale, con aumento del flusso sanguigno in questo distretto. Inoltre è capace di ridurre la frequenza e l'eccitabilità cardiaca e la conducibilità dell'impulso. Ha inoltre una discreta azione sedativa e favorisce l'abbassamento della pressione arteriosa.
Possibili effetti indesiderati: in rari casi può provocare disturbi di stomaco, particolarmente in pazienti con gastrite e/o ulcera peptica, reversibili con la sospensione del trattamento.
Possibili interazioni: potenzia l'effetto della digitale sul cuore e amplifica l'azione dei beta bloccanti nel ridurre la frequenza cardiaca. Usare con prudenza in pazienti con bradicardia e con blocchi seno-atriali e blocchi atrio-ventricolari.
Associazioni consigliate: con la Passiflora e la Valeriana nella nevrosi cardiaca, con l'Aglio nell'ipertensione arteriosa, con la Vite nella prevenzione dell'aterosclerosi.

UTILIZZI PRINCIPALI
Nevrosi cardiache, stati di ipereccitabilità con aritmie e ipertensione arteriosa, specie se di origine nervosa.


- la melissa
(Melissa officinalis)

Parti usate: foglie

Proprietà: dalle foglie di questa pianta si ottiene l'estratto secco nebulizzato, titolato in acido rosmarinico.

La melissa è nota per le sue proprietà sedative, ansiolitiche e moderatamente sonnifere sul sistema nervoso centrale; può inoltre svolgere una certa azione antidolorifica. Essa possiede anche una valida attività spasmolitica sulla muscolatura liscia del tubo digerente dovuta sia all'olio essenziale sia ai flavonoidi.
Associazioni consigliate: con il Finocchio, e il Carbone vegetale nel trattamento della sindrome del colon irritabile.
Possibili effetti indesiderati: può causare lieve sonnolenza. In casi molto rari può provocare reazioni allergiche cutanee.
Avvertenze d'uso: non somministrare in gravidanza e durante l'allattamento. Usare con cautela nei soggetti con ipotiroidismo.
Possibili interazioni: può potenziare l'effetto di farmaci ad azione antitiroidea.

UTILIZZI PRINCIPALI
Gli stati di stress e di nervosismo; la sindrome del colon irritabile grazie alla sua azione sedativa e spasmolitica viscerale.


- la verbena

tranquillante naturale - utile nell’ansia, nell’insonnia e nella tensione nervosa anche quando, questi disturbi, sono associati a stress.

- i fiori d'arancio

I fiori d'arancio sono il simbolo degli sposi novelli. In fitoterapia vengono impiegati efficacemente come rilassante e sedativo, soprattutto se abbinati ad altre erbe quali lavanda, passiflora, luppolo, valeriana e melissa. Una curiosità: alcune persone sostengono che il bagno fatto in un'infusione di fiori d'arancio abbia proprietà stimolanti e leggermente afrodisiache.

CONSIGLIATO
A chi ha bisogno di un rilassante/sedativo naturale.


<p align="center">- la camomilla
(Matricaria Chamomilla)


Utilizzata da secoli, soprattuto da egizi, greci e romani, è ancora oggi considerata una tra le più efficaci erbe officinali, per i numerosi benefici che porta.
Tuttavia, molti conoscono la camomilla solo come rimedio contro l’insonnia o per gli effetti sedativi, ma in realtà esistono voci discordanti in materia, affermando che piuttosto in alcuni casi la camomilla abbia un effetto completamente contrario a quello sedativo: agendo infatti a livello circolatorio e non del sistema nervoso (diminuisce la pressione del sangue dilatando i vasi ), concilia il riposo solo se la causa è di natura circolatoria, altrimenti pare prevalgano gli effetti eccitanti.


- l’olio essenziale di lavanda 
(Lavandula angustifolia)

il cui aroma aiuta a dormire meglio ed è, più in generale, utile al benessere psichico ed emotivo.

(preso dal Web)


Il consiglio che vi dò io, comunque, è di farvi consigliare dal vostro erborista di fiducia.
La maggior parte delle erbe sono innocue, ma non sempre però...quindi è sempre meglio essere informati sulle varie contro-indicazioni.
Buon riposo a tutti!! :1z4ki91.jpg: 

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