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lunedì 19 marzo 2012

Presbiopia, addio agli occhiali con il laser

Presbiopia, eliminiamola con il laser:Difficoltà nel leggere il menù al ristorante, nel trovare un numero di telefono sul cellulare, nel guardare i prezzi delle targhette durante gli acquisti, nel cercare il cognome su un citofono.
Sono tutti sintomi dovuti alla presbiopia, quel difetto visivo che non risparmia nessuno dopo i 40 anni e che costringe all’uso di occhiali da lettura o lenti a contatto. Tale difetto compare quando il cristallino inizia a diventare più rigido e non si muove più con facilità; pur non essendo una malattia infastidisce molto il soggetto soprattutto se non ha mai portato occhiali e lo fa sentire improvvisamente vecchio.
Ma ora sembra proprio che il problema presbiopia si possa risolvere con un veloce trattamento laser. Abbiamo intervistato il dott. Gennaro Tramontano, chirurgo oculista a Milano e a Napoli, che tra i primi in Italia ha utilizzato questo sistema. “Si chiama SUPRACOR – dice il dott. Tramontano – ed è niente altro che un trattamento Lasik di cui abbiamo esperienza oramai quasi ventennale. La novità consiste quindi non nel trattamento chirurgico ma nel software di ablazione del laser che consente di eliminare non solo il difetto per lontano, sia esso miopia, ipermetropia o astigmatismo, ma di ottenere anche un aumento controllato della aberrazione sferica con un incremento della profondità di campo il che consente una buona visione per lontano, intermedia e per vicino”.
Abbiamo chiesto al dott. Tramontano qualche ragguaglio sul trattamento chirurgico vero e proprio, sui rischi, a chi va consigliato, se è doloroso e di che degenza necessita. “ Per quanto riguarda il trattamento chirurgico il sistema SUPRACOR può essere fatto solo ed esclusivamente con una procedura Lasik e non con una PRK, ossia con un trattamento intrastromale e non di superficie. Pertanto parlando oggi di Lasik, nei centri più avanzati tecnologicamente, ci si riferisce più propriamente alla FEMTOLASIK nella quale si utilizza per il taglio corneale un laser intrastromale a femtosecondi. Questo strumento prende il nome dalla sua frequenza di emissione: 10.000 impulsi al secondo di luce monocromatica a lunghezza d’onda pari a 1.053 nanometri; lo spot del raggio laser ha un diametro di soli 3 micron, cioè 3 millesimi di millimetro ed agisce nel tessuto corneale determinando, all’interno del suo stroma, una microesplosione che genera delle microscopiche bolle d’aria affiancate l’una all’altra che separano le lamelle corneali; per creare il flap, lo spot del laser si muove all'interno della cornea in modo curvilineo creando un taglio senza bisogno di lame allo spessore desiderato e la perfetta regolarità del lembo così ottenuto permette un'autochiusura dolce e precisissima. In tal modo sono definitivamente eliminati quei rischi che esistevano con il taglio meccanico attraverso il microcheratomo con una sicurezza dell’intervento del 100% ed una guarigione certamente più rapida e perfetta. Mi sono dilungato sulle caratteristiche del laser a femtosecondi – continua il dott. Tramontano – in quanto una delle maggiori preoccupazioni dei pazienti sta proprio nel timore che il taglio corneale possa non essere eseguito in modo perfetto con conseguenze davvero serie; ma questo problema, grazie al laser a femtosecondi, se utilizzato da mani esperte, è attualmente superato. Tornando a SUPRACOR, il trattamento è realizzato dal laser ad eccimeri Technolas 217P in pochi secondi trattandosi di uno strumento di ultimissima generazione estremamente veloce e con caratteristiche tecnologiche e di sicurezza ancora maggiori rispetto ai precedenti modelli; la chirurgia è del tutto indolore e viene praticata sempre bilateralmente con l'uso di qualche goccia di collirio anestetico; già alcune ore dopo il trattamento il paziente è capace di leggere senza occhiali e di godersi una buona visione a tutte le distanze. Un momento essenziale è però la selezione del paziente da sottoporre al trattamento SUPRACOR e qui risulta fondamentale una grande esperienza del chirurgo sia nella manualità chirurgica vera e propria della FEMTOLASIK sia nella perfetta conoscenza del software a disposizione in modo da adattarlo di volta in volta alle necessità del paziente senza deludere le sue aspettative. Se ad esempio il soggetto da operare ha una preferenza visiva per lontano perché guida molto, se si conosce bene il software e si sa come impostarlo, possiamo accontentarlo dandogli una perfetta vista per lontano e una discreta visione per vicino. Al contrario se il paziente preferisce una migliore visione da vicino in quanto ad esempio insegnante o libero professionista, anche in questo caso impostando “ad hoc” il programma del laser possiamo dargli una ottima visione da vicino e una discreta visione da lontano tanto da renderlo indipendente dagli occhiali migliorandogli la qualità di vita”.
Ultima domanda al dott. Tramontano è sul costo di questo intervento chirurgico per eliminare la presbiopia che in questo momento di crisi economica mondiale potrebbe essere un deterrente per molti pazienti. “Il costo del trattamento per la presbiopia SUPRACOR – conclude il dott. Tramontano – è di poche centinaia di euro in più rispetto alla FEMTOLASIK standard in quanto prevede per ogni occhio da operare l’uso di una card dotata di microchip su cui vengono immagazzinate tutte le informazioni diagnostiche dell’occhio da sottoporre a trattamento; tali card vengono vendute singolarmente dalla casa produttrice del laser e quindi rappresentano un costo aggiuntivo.
http://www.italiasalute.it/Oculistica.asp 
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