
La Pitina (o PETA , Petuccia a seconda del paese) è un salume tradizionale delle valli del pordenonese, le cui radici risalgono alla prima metà dell’ottocento. La sua preparazione è del tutto simile ad un salame e rappresentava il miglior modo per conservare la carne durante il periodo autunnale e invernale. In origine si preparava con carni ovine o caprine o da selvaggina di montagna. Nella ricetta attuale si aggiungono altri tipi di carne per rendere più morbido l’impasto. Nella nostra ricetta si utilizzano carne di bovino, suino, agnello sale e spezie. L’impasto viene ricomposto in uno stampino a di forma cilindrica e poi ricoperto di farina di mais prima di subire una leggera affumicatura a freddo ed essere stagionato per circa VV mesi. La farina di mais sostituiva il budello che in montagna era di difficile reperibilità che gli conferisce un sapore ed un aspetto molto invitante. E’ un salume saporito che può essere servito sia a crudo tagliato a fettine più o meno sottili, accompagnato con pane di campagna o polenta tostata, oppure servito caldo, leggermente tostato sulla brace, con qualche goccia di aceto balsamico e verdure grigliate.http://www.jolandadecolo.it/?page_id=961
Friuli Tipico:
Salumi di pecora e di capra del Friuli |
![]() | La grande predilezione dei friulani per i salumi, da degustare con un buon bicchiere di uno dei numerosi vini regionali, ha portato alla produzione di insaccati classici, come il salame, anche di carne di pecora e di capra (nella foto). Sono salumi meno grassi di quelli di maiale e dal gusto leggermente più delicato, ideali per la stagione estiva. |
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