Donne a rischio fratture senza saperlo
Più della metà delle over 55 sottostima il pericolo e non fa nulla per la prevenzione
MILANO - Le donne non sanno di rischiare le ossa. «È impressionante. Alcune hanno già avuto una frattura, hanno una probabilità che accada di nuovo venti volte maggiore rispetto alla norma, eppure pensano di non correre pericoli». Parola di Silvano Adami, reumatologo dell'università di Verona e Direttore del Centro di Riferimento Regionale veneto per l'Osteoporosi. Adami all'ultimo European Symposium on Calcified Tissues ha presentato i dati di una ricerca internazionale da lui coordinata che lo hanno sorpreso, e pure un po' preoccupato.
STUDIO AMPIO – Lo studio, chiamato GLOW (Global Longitudinal Study of Osteoporosis in Women), ha coinvolto 10 Paesi e oltre 60 mila donne con più di 55 anni ed è nato con lo scopo di valutare il rischio di fratture percepito dalle donne a confronto con il loro reale pericolo, individuato attraverso la presenza dei fattori di rischio noti. Le partecipanti, dopo aver risposto a un questionario dettagliato sulla loro storia medica, i farmaci assunti, l'eventuale diagnosi e trattamento dell'osteoporosi dovevano dare un punteggio da 1 a 5 a seconda che giudicassero il proprio rischio di fratture molto inferiore o molto superiore rispetto a quello di donne della loro stessa età. I risultati davvero non fanno ben sperare: le over 55 che hanno già avuto una frattura pensano di non correre pericoli nel 64 per cento dei casi. Lo stesso vale per il 55 per cento di chi ha ricevuto una diagnosi di osteoporosi e per il 75 per cento delle donne ad altissimo rischio secondo l'indice FRACTURE, che considera elementi come la familiarità, il fumo, l'osteoporosi e così via.
INFORMAZIONE – «Il dato più sorprendente è quello delle donne che hanno già subito una frattura – dice Adami –. Purtroppo, se questa non riguarda le vertebre e non lascia grosse sequele, le donne non la percepiscono affatto come un segnale d'allarme. Se invece cede una vertebra, conseguenze come il dolore o la cifosi sono sempre lì a ricordare che un problema esiste, eccome». Secondo il reumatologo non è stato fatto abbastanza per sensibilizzare a sufficienza le donne. Nessuno c'è riuscito, visto che i risultati sono gli stessi dall'Australia alla Francia, dall'Italia al Canada. «Evidentemente bisogna migliorare l'informazione alle donne – considera Adami –. Troppe pensano che una frattura sia un problema tutto sommato accettabile, senza capire che si associa a un pericolo di disabilità molto elevato: tutti hanno compreso quanto conta tenere sotto controllo il rischio cardiovascolare, pochi sanno che l'altra grande patologia debilitante dell'anziano è proprio la frattura».
PREVENZIONE – «Tra l'altro – prosegue il reumatologo – la prevenzione può fare molto, anche se si ha un profilo di rischio alto. Ed è una prevenzione tutto sommato semplice, che passa prima di tutto dallo stile di vita. Un nostro studio in pubblicazione dimostra che nel nostro Paese il 50 per cento delle persone fra 20 e 45 anni ha già un deficit di vitamina D e che la carenza riguarda il 90 per cento degli anziani: basterebbe intervenire per porre rimedio a questo deficit per migliorare non poco il profilo di rischio di tantissimi italiani». Tutto vano, però, se si crede di essere al di sopra di ogni pericolo. Così di certo non guasta elencare una volta di più tutti gli elementi che aumentano la probabilità di restare vittima di una frattura: «Sono ad alto rischio le donne che hanno già subito fratture o hanno parenti stretti con una storia di fratture in terza età – elenca Adami –. Inoltre, sono fattori di rischio l'osteoporosi, primaria o secondaria ad altre patologie come l'artrite reumatoide, ma anche l'uso di corticosteroidi, l'abitudine al fumo e un peso inferiore ai 57 chili». Chi ha una o più di una di queste caratteristiche, ne parli col medico per avere consigli di prevenzione: salvarsi le ossa, quando si è anziani, significa vivere meglio e più a lungo.
Elena Meli
02 giugno 2009
http://www.corriere.it/salute/reumatologia/09_giugno_02/donne_rischio_fratture_96be2152-4f67-11de-9f09-00144f02aabc.shtml
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mercoledì 3 giugno 2009
prevenzione osteoporosi:più della metà delle over 55 sono a rischio fratture
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