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mercoledì 16 dicembre 2009

parto cesareo:ecco un racconto da pianeta mamma

Il parto cesareo per me è sempre stato sinonimo di tranquillità e rapidità, un metodo “indolore” - sotto ogni punto di vista - per far nascere i bambini. Il gran numero di persone che ricorrevano al cesareo programmato - non solo per motivi medici ma semplicemente per comodità - mi confermava la bontà del metodo fino a quando non ci sono passata in prima persona: la diagnosi di un fibroma di 10 cm sulla parete destra dell'utero mi impediva di partorire naturalmente ed il cesareo diventava un passaggio obbligato.




La prima reazione è stata di delusione perché il mio primo figlio era nato con un parto naturale che, grazie all'epidurale, oggi ricordo quasi come una passeggiata nonostante le 18 ore di travaglio. Con il cesareo però, avrei evitato anche quel poco che avevo patito, avrei conosciuto il giorno esatto del parto e questo mi consentiva di organizzarmi meglio, una cosa che non mi dispiaceva affatto avendo già un bambino di 4 anni a cui pensare.continua

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