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giovedì 4 marzo 2010

Se digrigni i denti sei stressato,ecco cosa fare per evitare danni ai denti


Lo stress fa digrignare i denti

Il bruxismo cresce del 10-20%

In linguaggio medico si chiama bruxismo ed è la tendenza a digrignare i denti, in particolare durante il sonno. Si tratta di un problema non da poco, che può lasciare dietro di sé fastidiosi disturbi come mal di testa anche piuttosto intensi al risveglio, oppure mal di schiena, o più spesso, un aumento della frequenza di rottura dei molari. L'imputato numero uno è lo stress che non riusciamo a scaricare prima di andare a dormire: non per niente il problema colpisce con maggiore frequenza chi occupa posizioni di responsabilità, in primo luogo i manager.
In tempi di crisi economica, in particolare, i nuovi casi si contano soprattutto tra i lavoratori impiegati nel settore della finanza, che ogni giorno fanno i conti con l'ansia della recessione. Come riferisce il "Guardian" si tratta per lo più di soggetti perfezionisti, precisi, in prevalenza impegnati nel mondo del business. "Negli ultimi 18 mesi - testimonia Yann Maidment, un dentista di Edimburgo - io e due colleghi abbiamo assistito a un aumento dei pazienti alle prese con il bruxismo stimabile attorno al 10-20%. C'è tanta ansia legata ai tagli: a questi nuovi pazienti basta guardarsi attorno per trovare persone che a causa della crisi hanno perso il posto di lavoro. Questo provoca ancor più stress di quanto questi lavoratori non siano abituati a sostenere". 
A confermare l'aumento dei casi è anche la British Dental Health Foundation, che negli ultimi mesi ha assistito a un aumento delle telefonate al numero verde di persone alle prese con il problema.  Le difficoltà sul posto di lavoro generano tensione nell'organismo e questa tensione può manifestarsi anche digrignando i denti.
Per risolvere il problema esistono diverse strategie, fermo restando che la vera soluzione sta nel risolvere gli stati di tensione e di ansia che spingono a serrare le mascelle durante il sonno. Si possono eseguire alcuni esercizi correttivi, seguire una terapia per rilassarsi o ricorrere a una consulenza per affrontare le cause alla base del bruxismo, spiegano gli operatori dell'helpline della Fondazione. Mentre per evitare che i denti paghino le conseguenze con fratture e rotture più o meno estese, si trovano in commercio i cosiddetti  "bite", gli speciali apparecchi da tenere in bocca durante la notte. Sono simili  a quelli usati dai pugili sui ring e hanno un costo che si aggira attorno ai 300 euro. Il loro obiettivo è evitare che i denti "stridano" tra  loro, riportando dannihttp://www.tgcom.mediaset.it/perlei/articoli/articolo475281.shtml

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