
Il Pediatra risponde
Fastidi da dentizione? Sono un fenomeno naturale
di Roberto Minelli
07 gennaio 2010. Nel periodo di tempo compreso tra i 6 ed i 30 mesi si osserva l’eruzione dei denti decidui, “i denti di latte”. Si inizia con gli incisivi mediani inferiori, in basso al centro, e si finisce con i II molari (gli ultimi in fondo).
Il bambino ha 2 incisivi, 1 canino e 2 molari per ogni lato (destro/sinistro) di ogni arcata (superiore/inferiore). Non sono presenti i premolari (denti quadrati con 2 cuspidi) che prenderanno il posto dei molaretti decidui (denti quadrati con 3 o più cuspidi) quando cadranno.
Nel periodo dell’eruzione dentaria molti bambini soffrono un po’, sono irritabili e “fastidiosi”, mangiano meno, si ammalano ed hanno la febbre. Nei giorni dell’eruzione dentaria si può osservare un lieve movimento termico (sui 37,1-37,2°C) e non si può parlare di febbre.
Febbre e diarrea sono state tradizionalmente legate alla dentizione ma è solo una coincidenza temporale: compaiono perché a questa età si ha una diminuzione fisiologica, normale, degli anticorpi ereditati dalla mamma durante la gravidanza ed il bambino, non più protetto, comincia ad ammalarsi.
Durante l’eruzione dentaria si possono presentare piccoli fastidi che possono essere alleviati con semplici interventi. Il fastidio locale alle gengive, per quanto modesto possa essere, disturba molto il bambino perché interessa una zona del corpo fondamentale dato che la bocca è fonte primaria di piacere e di contatto con l’esterno.
Ci sono in commercio oggetti di varia forma e dimensione, di superficie non liscia, che possono essere raffreddati: il bambino attraverso l’azione meccanica “si gratta” le gengive che sono anche lievemente anestetizzate dall’azione del freddo. Sono utili anche i cibi tiepido-freschi proposti al posto delle minestre e latte quasi bollenti generalmente somministrati dai genitori.
Non è dimostrata con certezza l’efficacia, ma vale comunque la pena di provare ad utilizzare le pomate gengivarie a base di anestetici locali: possono limitare il fastidio diminuendo la sensibilità della gengiva. E’ meglio non somministrare il paracetamolo (analgesico antipiretico) che, considerata la sua tossicità, va riservato alla risoluzione di problemi più importanti.
E il miele utilizzato intingendo il ciuccio nel vasetto? Va assolutamente evitato: ci possono essere batteri e tossine con effetti dannosi sul bambino e, soprattutto, c’è il pericolo di carie favorite dalla presenza di zuccheri in bocca per un lungo periodo di tempo. Saltuariamente si può proporre il pane tipo “pasta dura” che, sciogliendosi lentamente, cede zuccheri complessi con “effetto sedativo” e aiuta il massaggio delle gengive.
Poiché il bambino può sbavare abbondantemente, la cute periorale può arrossarsi e infiammarsi a causa dell’azione della saliva e del traumatismo del ciuccio: è sufficiente applicare le solite paste protettive all’ossido di zinco utili nella patologia della zona del pannolino.
Quando i dentini sono visibili si comincia la pulizia impiegando un piccolo spazzolino da denti, senza dentifricio, passato una volta al giorno con un singolo movimento di va e vieni. L’eruzione dei denti è un fenomeno naturale, indispensabile, causa di piccoli fastidi facilmente affrontabili con rimedi alla portata di ognuno: non tutti sono totalmente efficaci ma possono essere utili per alleviare il disagio e comunicare al bambino la nostra attenzione alle sue esigenze.
http://donna.tiscali.it/articoli/pediatra/2010/01/fastidi-dentizione-12345.html
http://donna.tiscali.it/articoli/pediatra/2010/01/fastidi-dentizione-12345.html
Nessun commento:
Posta un commento