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martedì 4 agosto 2009

gravidanza:prova l'omeopatia e l'omotossicologia per non nuocere al tuo bambino

Nove mesi da vivere naturalmente




L'Omotossicologia durante la gravidanza e l'allattamento


Uno degli aspetti vantaggiosi dell’Omeopatia e dell’Omotossicologia è la possibilità di utilizzare questi farmaci anche in periodi molto particolari della vita ed in nessun periodo come durante la gravidanza la donna è così sensibile ed attenta. In questo bellissimo e delicato momento della loro vita, le future mamme sono particolarmente sensibili anche al consiglio del farmacista. Bene, grazie alla farmacologia omotossicologica, la piccola patologia della gestante può oggi essere affrontata in Farmacia in maniera efficace, veloce, sicura, senza il rischio di effetti collaterali, controindicazioni o sovradosaggio.
La nostra intenzione è quella di essere esaustivi e come sempre molto chiari, e per questa ragione affronteremo questo argomento in due puntate.

Cominceremo nel raccontarvi cosa accade durante la gestazione nell’organismo della futura mamma ed a darvi qualche utile consiglio per meglio affrontare questo magico momento.
Nella seconda parte, che troverete presumibilmente verso la fine del mese, le mamme troveranno un «memento terapeutico» ricco di indicazioni su quali medicinali è opportuno usare in disturbi banali ma fastidiosi, ad esempio, la nausea.

Fin dai primissimi tempi della gravidanza una preoccupazione fondamentale della futura madre è quella di non nuocere al suo bambino. Se è vero infatti che la gravidanza non è una malattia, è altrettanto vero che spessissimo essa si accompagna a piccoli disturbi che vanno talvolta affrontati farmacologicamente, e una donna in gravidanza si pone sempre il problema di quanto possa «far male» un farmaco, anche banale.
I cosiddetti «disturbi in gravidanza», che colpiscono in media una donna su cinque, sono rappresentati fondamentalmente da malattie da raffreddamento e infezioni virali, emicrania e cefalea, nausea, vomito, pirosi gastrica, disturbi della digestione e del sonno, problemi circolatori, distonie neurovegetative e instabilità dell’umore.

Si tratta di disturbi per i quali il ricorso ai farmaci di sintesi potrebbe far pendere la bilancia costi (effetti collaterali)-benefici drammaticamente a favore dei primi, laddove, viceversa, l’uso del rimedio omeopatico trova la sua più alta espressione

Nel corso della gestazione la donna va incontro a modificazioni complesse che riguardano non solo l’apparato genitale ma tutti gli organi, al punto che è giusto affermare che non una sola cellula dell’organismo materno sfugge allo stato di gestazione.

Il Sistema endocrino è sottoposto ad un ovvio superlavoro; il metabolismo deve assestarsi su nuovi e mutevoli equilibri; il Sistema neurovegetativo soffre di una comprensibile labilità; l’Apparato cardiocircolatorio si deve accollare l’onere di rifornire di ossigeno e nutrienti due organismi anziché uno solo; per l’innalzamento del diaframma l’Apparato respiratorio e il Sistema digerente soffrono di una diminuzione dello spazio disponibile, che condiziona inevitabilmente il loro funzionamento; l’Apparato di sostegno e locomotore deve adattarsi ad un peso che cambia velocemente e che può raggiungere anche i 20 Kg in più. Infine, il SNC, a causa dell’ipereccitabilità corticale e delle modificazioni ormonali, induce quella labilità psichica e quella alterazione comportamentale così frequenti nella gestante.

Per questa imponente coorte di modificazioni fisiologico-metaboliche, i farmaci assunti in gravidanza possono provocare effetti diversi da quanto succede in condizioni normali: a causa dell’aumentata irrorazione sanguigna pelle e mucose assorbono molto più velocemente i prodotti applicati localmente, mentre l’assorbimento orale può essere ritardato poiché, sia nello stomaco che nell’intestino tenue, durante la gravidanza, si verifica una diminuzione della motilità e un’alterazione della secrezione. Perciò l’adattamento delle dosi (aumento delle dosi) è di fondamentale importanza per un’efficace terapia in gravidanza (si pensi per esempio alla terapia antibiotica), ma non è detto che la dose minima efficace per la madre sia così «minima» per il feto.
Anche sul nascituro i farmaci hanno effetti diversi, non tutti noti;

La fase di allattamento, infine, seppur meno delicata da questo punto di vista rispetto alla gestazione, può comunque rappresentare un momento di stress per l’organismo del neonato se molecole farmacologicamente attive lo raggiungono attraverso la doppia barriera sangue-latte.

L'approccio omotossicologico alla gestante
Madre e figlio: una simbiosi armonica e omogenea perfetta già nel grembo materno.
Se è vero che le caratteristiche del Sistema immunitario del nascituro si predispongono già durante i nove mesi di gravidanza, il farmacista biologico dovrà innanzitutto tracciare delle linee guida per una gestazione dolce e naturale: per prima cosa sarà bene consigliare una dieta ricca di vitamine e di fibre (con il ricorso eventualmente ad integratori aminoacidici e vitaminici come il SON Formula e il VIT Formula), ribadire con fermezza l’assoluta rinuncia ad alcool e fumo, molto movimento all’aria aperta e una drastica riduzione delle situazioni di stress.

Secondo l’Omotossicologia, infatti, per il mantenimento dello stato di salute, un ruolo fondamentale è giocato dall’equilibrio tra carico tossico che penetra nell’organismo-sistema di flusso in equilibrio dinamico, e capacità di detossificazione, clivaggio delle tossine farmacologiche e ambientali, e drenaggio attraverso i sistemi emuntoriali.

Vediamo dunque il primo passo per l’impostazione di una gravidanza biologica: la detossificazione e il drenaggio del connettivo.
Tra i farmaci più utilizzati a tale scopo ricordiamo il LYMPHOMYOSOT gocce (posologia standard: 10 gtt. per 3 volte al dì): si tratta dell’unico farmaco specifico per il Sistema linfatico, il sistema di vasi che, irrorando il connettivo, contribuisce alla rimozione degli accumuli tossinici depositati ubiquitariamente nei tessuti.

Medicinale che lavora in sinergia con il precedente è GALIUM HEEL gocce (posologia standard: 10 gtt. per 3 volte al dì): la sua azione è riconducibile ad una induzione dei sistemi enzimatici endocellulari deputati alla disattivazione e clivaggio delle tossine, con un effetto positivo sul ricambio connettivale.

Preparati come SOLIDAGO COMPOSITUM fiale (posologia standard: 1 fl da 1 a 3 volte alla settimana) o SOLIDAGO Cosmoplex gocce (posologia standard: 10 gtt per 3 volte al dì; non utilizzare il prodotto nei casi di ipersensibilità al veleno delle api), e LYCOPODIUM COMPOSITUM fiale (posologia standard: 1 fl da 1 a 3 volte alla settimana) o CARDUUS Cosmoplex gocce (posologia standard: 5 gocce per 3 volte al dì), stimolando l’attività escretoria dei rispettivi organi emuntoriali bersaglio (rene per i primi e fegato per i secondi) portano a compimento la terapia di disintossicazione iniziata da Lymphomyosot e Galium Heel. [FINE PRIMA PARTE]

Dr. Simonetta Marucci
Specialista in Endocrinologia ASL 2 Perugia e ASL 3 Spoleto
Docente A.I.O.T.



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1 commento:

tarosofando ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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