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lunedì 8 marzo 2010

Depressione in menopausa,proviamo col trifoglio rosso,sembra riducano i sintomi dell'80 per cento.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/Benessere/grubrica.asp?ID_blog=26&ID_articolo=1678&ID_sezione=33&sezione=
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori austriaci afferma che un integratore a base di estratto di trifoglio rosso può ridurre i sintomi depressivi nelle donne in post-menopasua nella misura dell’80%.

Gli scienziati del General Teaching Hospital Korneuburg (Austria) coordinati dal dr. Markus Lipovac per il loro studio hanno reclutato 109 donne in post-menopausa di età superiore a 40 anni. Le partecipanti sono state suddivise a caso in due gruppi a cui poi sono stati fatti assumere rispettivamente un supplemento contenente 80 mg di isoflavoni di trifoglio rosso o un placebo, per 90 giorni.

Al termine del periodo di studio i ricercatori hanno utilizzato due scale di misura per valutare i sintomi da depressione e ansia. Secondo la scala HADS (Hospital Anxiety and Depression Scale) i sintomi depressivi nelle donne che hanno assunto l’estratto di trifoglio rosso si sono ridotti del 78%, mentre quelli ansiosi del 76%. Mentre secondo la scala SDS (Self Zung Depression Rating Scale) i sintomi depressivi si sono ridotti dell’80%. Al contrario, le donne appartenenti al gruppo di controllo a cui era stato somministrato il palcebo i sintomi si sono mostrati ridotti di circa il 21% per entrambe le scale di valutazione.

«Sebbene i dati clinici riguardanti fitoestrogeni e disturbi dell'umore sia ancora scarsa, lo studio ha stabilito che gli isoflavoni derivati dal trifoglio rosso sono efficaci nel ridurre i sintomi depressivi e d’ansia nelle donne in post-menopausa. Più ricerca clinica e sperimentale in questo senso è giustificata», ha dichiarato il dr. Lipovac.
Ma l’azione degli isoflavoni non si ferma ai sintomi depressivi a quanto pare, infatti, secondo quanto riportato dai ricercatori: «Allo stesso modo gl’isoflavoni del trifoglio rosso hanno protetto i neuroni corticali umani dalla tossicità del glutammato e dallo stress ossidativo, che avrebbe potuto essere il risultato della loro azione antiossidante ed estrogenica».
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Maturitas”.
(lm&sdp)

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